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Come si produce il vino rosso?

come si produce il vino rosso

Sei curioso di sapere come avviene la produzione biologica per la vendita di vino rosso?

Questo è l’articolo che fa per te! Ti raccontiamo come si produce il vino rosso salentino nel pieno rispetto della natura e in particolare come lo facciamo noi.

 

Innanzitutto come nasce il vino rosso?

 

Il vino rosso si ottiene lasciando fermentare il mosto insieme a bucce, semi e raspi, che rilasciano il colore tipicamente rosso e i tannini.

 

Cosa sono i tannini?

I tannini sono una componente naturale del vino che dà una sorta di sensazione di astringenza o durezza. Di contrasto le sensazioni più morbide vengono conferite invece dagli zuccheri e dall’alcol.

 

Attenzione: spesso si pensa che il vino rosso si ottenga solo dalle uve rosse e il vino bianco da quelle a bacca bianca. In realtà non è così: dipende solo dall’inclusione o meno nell’operazione della spremitura delle vinacce, e cioè delle bucce degli acini.

 

Il processo di produzione del vino rosso prevede le seguenti fasi:

  1. Vendemmia
  2. Pigiatura
  3. Fermentazione alcolica
  4. Fermentazione malolattica
  5. Svinatura
  6. Imbottigliamento

1. Vendemmia

La prima operazione da svolgere, nel periodo di settembre – ottobre (fine agosto per gli spumanti), è la vendemmia.

I tralci di vite sapientemente coltivati con tecniche di allevamento rispettose della natura, quali per esempio il sovescio e l’uso di fertilizzanti e concimi organici e naturali, vengono passati al vaglio: i grappoli maturi, della qualità migliore, vengono dunque scelti manualmente dai nostri tecnici e con la supervisione della nostra famiglia che da 4 generazioni ha fatto della tradizione vinicola salentina la propria passione.

La raccolta manuale non è di uso frequente, perché richiede una maggiore dispendio di energie e di costi, ma a differenza della raccolta meccanica è quella che consente il maggior rispetto per l’ambiente e anche una maggiore qualità del prodotto finale e cioè del vino, perché la materia prima di partenza non avrà in sé scarti o comunque grappoli non idonei per una lavorazione di qualità. 

2. Pigiatura

I grappoli raccolti vengono quindi pigiati e diraspati: viene dunque tolto il cosiddetto “raspo”, la struttura legnosa che tiene insieme gli acini. La pigiatura viene effettuata con l’ausilio di una pressa soffice a polmoni, che ci permette di estrarre solo il mosto fiore senza estrarre sostanze indesiderate che potrebbero compromettere il vino finale.

 

3. Fermentazione alcolica

A questo punto il succo degli acini e delle vinacce lasciati a contatto fa la sua trasformazione: i lieviti presenti nell’uva agiscono sugli zuccheri facendoli fermentare e trasformandoli in alcol. La fermentazione alcolica è il cuore dell’intero processo e in questa fase è possibile introdurre anche altri lieviti o sostanze diverse per stabilizzare il vino, donargli maggiore purezza o correggerne il sapore.

Nel nostro caso, avendo un prodotto di partenza eccellente e genuino non è necessario fare strane magie, anzi il contrario sarebbe un danno! Effettuiamo monitoraggi in campo proprio al fine di avere degli equilibri tali da impedirci qualsiasi aggiunta. Quando l’uva è impeccabile, più viene toccata (e quindi più vengono fatte delle aggiunte) e più si può sbagliare

Il vino fermenta a una temperatura che va dai 22 ai 28 gradi e questo processo dura tra i 5 e gli 8 giorni per i vini più leggeri, mentre può durare anche tra i 15 e i 20 giorni per i vini da destinare all’invecchiamento.

 

4. Fermentazione malolattica

Il processo di produzione non finisce qui! Per avere un prodotto più stabile e morbido passiamo alla fermentazione malolattica (che invece evitiamo per la produzione di vini bianchi). Attraverso questa fase il vino subisce infatti una trasformazione dell’acido malico in acido lattico grazie all’azione di batteri specifici.

Si può trattare di una fermentazione spontanea o indotta ed è il motivo per cui il vino rosso ha un sapore più rotondo e morbido rispetto al vino bianco, più fresco e acido. L’azione della fermentazione malolattica produce infatti un’importante diminuzione dell’acidità fissa del vino.

 

5. Svinatura e affinamento

Il nostro vino biologico è quasi pronto! La fermentazione è terminata e procediamo alla svinatura.

Eliminiamo le vinacce dal mosto travasiamo il vino nei contenitori in cui dovrà affinare e maturare. Dopo 20/25 giorni, infatti, quando la macerazione termina e quindi anche la fermentazione alcolica e malolattica, il vino con le bucce viene inserito in pressa per estrarre il vino fiore, il quale verrà affinato in barriquet e tonneaux e per una parte anche in silos di acciaio. L’affinamento in legno procede per 10 -12 mesi per la nostra linea medio-alta dei nostri vini, mentre 24 mesi per il nostro Principe D’Angiò.

 

6. Imbottigliamento

Quando il vino è finalmente pronto, dopo un bell’assaggio di rito, si passa all’imbottigliamento, che richiede tecniche e competenze specifiche così come ogni fase di produzione che stai leggendo in quest’articolo.

A volte può sembrare scontato, ma anche quando si parla di imbottigliare grandi quantità di vino è importante rivolgersi a degli specialisti e questa è una fase che abbiamo deciso di esternalizzare affidandoci a Enotec, che nel periodo di marzo viene ad imbottigliare i nostri vini direttamente presso la nostra sede con le sue strumentazioni.

Il nostro vino rosso adesso è imbottigliato e pronto per la vendita, anche se può subire un ulteriore processo di invecchiamento.

Ed ecco la nostra linea di vini rossi salentini in vendita sul nostro sito:

 

Ti è piaciuto scoprire come vengono prodotti i nostri vini in maniera biologica e a KM zero?

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Al prossimo calice!

La famiglia Melillo

 

 

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